Felipe Massa

Felipe Massa è nato a San Paolo il 25 aprile del 1981: è un pilota automobilistico brasiliano. Come suggerisce il cognome, è di origine italiana, essendo il nonno emigrato da Cerignola, in Puglia. È pilota titolare della Scuderia Ferrari
Massa iniziò a correre con i kart all'età di 9 anni, continuando fino al suo esordio nel 1998 nel campionato brasiliano di Formula Chevrolet dove arrivò quinto per poi vincerlo la stagione successiva. Nel 2000 si trasferì in Europa per gareggiare nella Formula Renault italiana ed europea, vincendo entrambi i campionati. Invece di proseguire con la Formula 3 preferì gareggiare nel campionato Formula 3000 Euro-Series dominando il campionato con 6 vittorie in 8 gare.
Con questo curriculum già nel 2001 gli era stato offerto un test con la Sauber, scuderia di Formula 1, test andato così bene da aprirgli le porte della massima formula nel 2002 proprio con la Sauber. Pur se la velocità era evidente, Massa nella prima stagione mostrò inesperienza e il suo miglior risultato fu un 5º posto al Gran Premio di Spagna.
L'anno successivo fu girato alla Ferrari come collaudatore(con cui la Sauber aveva rapporti di collaborazione tecnica) per poi ritornare alla squadra svizzera nel 2004 a fianco del romano Giancarlo Fisichella, cogliendo come miglior risultato un 4º posto al Gran Premio del Belgio. Confermato per il 2005, Massa bissò il miglior risultato della carriera con un 4º posto al Gran Premio del Canada in una annata avara di risultati per la Sauber che si appresta a trasformarsi nella squadra BMW.

Dato il suo passato di collaudatore Massa venne scelto come pilota Ferrari per la stagione 2006 per sostituire il connazionale Rubens Barrichello, affiancando il 7 volte campione del mondo Michael Schumacher. Con la Ferrari colse il primo podio (3º posto al Nürburgring). Successivamente completò la doppietta Ferrari al Gran Premio degli Stati Uniti. Fu ancora terzo nel Gran Premio di Francia, per poi arrivare alla prima vittoria della carriera, accompagnata dalla prima pole position, al Gran Premio di Turchia. Vinse l'ultima gara della stagione 2006 a Interlagos in Brasile dopo aver ottenuto la pole position e aver condotto solitario la gara. L'ultimo brasiliano ad essere riuscito a fare lo stesso in patria fu Ayrton Senna.

Il 2007 vide il brasiliano affiancato dal finlandese Kimi Räikkönen alla guida della Ferrari. Dopo aver avuto problemi al cambio nella gara inaugurale in Australia, che lo videro concludere al sesto posto riuscì a conquistare la pole position in Malesia, ma a causa di un errore concluse quinto. Dopo le prime due gare riuscì poi a portare la scuderia al successo nei Gran Premi di Bahrain, Spagna e a concludere i successivi quattro (ad eccezione del Canada) sul podio. Nella seconda parte di stagione, però, i suoi risultati non furono ai livelli del primo, a parte un successo in Turchia, causa alcuni problemi con la vettura ed alcuni errori. Prima dell'ultimo gran premio della stagione è stato annunciato il suo rinnovo con la Scuderia Ferrari sino al 2010. Il pilota ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Cerignola. A fine anno, il 1º dicembre 2007, nella chiesa di Nossa Senhora do Brasil in San Paolo, è convolato a nozze con Raffaella Bassi, storica fidanzata sin dai tempi della Formula 3000

Il 2008 per il pilota brasiliano non inizia benissimo con due ritiri nelle prime 2 gare: in Australia causa rottura del motore e in Malesia per un testacoda. Ma in Bahrain Massa conquista il secondo posto in griglia alle spalle di Kubica, sorpassa il polacco al via e centra la prima vittoria stagionale. Nella gara successiva in Spagna arriva secondo alle spalle del compagno di scuderia e campione del mondo in carica Kimi Raikkonen. Due settimane dopo in Turchia realizza nuovamente la Pole Position e ottiene la seconda vittoria del 2008 (in Turchia è la terza vittoria consecutiva), portandosi a 7 punti dalla vetta del Mondiale che vede sempre Raikkonen in testa, con 35 punti. Al Gran Premio di Monaco conquista la sua terza pole position dell'anno, la prima in carriera sul tracciato monegasco. Ma alla fine, per un errore alla curva di Santa Devota arriva 3º dietro Hamilton e Kubica come nel 2007.

Al Gran Premio del Canada, gara condizionata da numerosi ritiri tra cui quelli di Hamilton e Raikkonen, il brasiliano è vittima di un problema tecnico durante il primo pit-stop che lo costringe a ripetere la sosta, perdendo alcune posizioni. Tuttavia il brasiliano riesce a mettere a segno una faticosa rimonta (tra cui il doppio sorpasso al tornantino su Rubens Barrichello e Heikki Kovalainen) ottenendo la quinta posizione, e raggiungendo la seconda posizione nella classifica mondiale piloti, dietro il polacco Robert Kubica, vincitore proprio del GP.

Nel GP di Francia, Massa parte secondo dietro Raikkonen, ma a metà gara il finlandese rompe uno scarico, perdendo velocità finendo per essere superato dal compagno di squadra, che centra il terzo successo stagionale, e la vetta della classifica.

Al successivo appuntamento sul tracciato di Silverstone, si vede un gran premio tutt'altro che noioso. Pioggia e schiarite si alternano creando uno scenario incredibile. Il brasiliano incappa in 6 testacoda per le condizioni di bagnato in pista e arriva solo 13º, l'ultima posizione dei piloti non ritirati. Riesce comunque a mantenere il primato in classifica, anche se a pari punti con Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton.

Nel successivo Gran Premio di Germania, Massa arriva terzo, e perde la leadership del Mondiale, ad appannaggio di Hamilton, che vince la gara con la sua McLaren davanti ad un fortunato Nelson Piquet jr. Due settimane dopo in Ungheria, dopo aver dominato tutta la gara, la monoposto di Felipe si ferma per un problema al motore a tre giri dalla fine, dopo aver fatto una partenza stupenda superando alla prima curva le McLaren di Hamilton e Kovalainen. Il brasiliano viene comunque classificato diciassettesimo avendo percorso più del 90% della gara. Scende quindi dal 2º al 3º posto nel mondiale ma riesce subito a rialzare la china dopo un weekend strepitoso sul nuovo circuito urbano di Valencia, in occasione del Gran Premio d'Europa, dove ottiene Pole, Vittoria e Giro veloce, compiendo così un Hat Trick, e riprendendosi con gli interessi non solo quello che era successo tre settimane prima in Ungheria, ma anche la seconda posizione in campionato a sole sei lunghezze da Hamilton.

Trionfo del tutto inaspettato in Belgio sul Circuito di Spa-Francorchamps. La gara viene dominata dal suo compagno di squadra, Kimi Raikkonen, fino a 4 giri dal termine quando inizia a piovere e tutto il suo vantaggio nei confronti del pupillo di Ron Dennis svanisce. Ne scaturirà un serrato testa a testa fino a che il finlandese urterà un muretto, terminando la sua gara. Tagliano il traguardo, nell'ordine, Lewis Hamilton, il brasiliano e Nick Heidfeld. A premiazione eseguita, la FIA si riunisce per valutare la condotta di gara del britannico delle frecce d'argento e di Timo Glock. La sentenza toglierà la vittoria ad Hamilton (penalizzato di 25 secondi rispetto all'arrivo effettivo) e l'ottavo posto al pilota della Toyota. Questo significa che Felipe Massa può festeggiare la sua prima vittoria sul circuito delle Ardenne e vedere sensibilmente ridotto il suo svantaggio in classifica rispetto agli altri contendenti al titolo iridato.

Nel nuovo tracciato cittadino di Singapore, Massa ottiene una importantissima pole distanziando in griglia Hamilton più di 6/10. Anche durante la gara il pilota brasiliano impone un ritmo elevatissimo tenendo dietro il pilota inglese e Kimi Raikkonen. Al 15º giro però avviene l'inaspettato: Nelson Piquet jr, che navigava nelle parti basse della classifica, va a muro costringendo la Safety Car a intervenire. Durante questi minuti diverse scuderie decidono di effettuare il Pit Stop in modo da ottenere un possibile vantaggio. Purtroppo un meccanico Ferrari sbaglierà ad azionare il semaforo del Pit causando una partenza anticipata di Massa che si porterà dietro tutta la pompa della benzina e rischierà nella foga di andare a sbattere su una Force India. Da lì in poi la gara è tutta in salita e Felipe, che rientra in pista ultimo, commette tanti altri errori causati dal nervosismo. Gli verrà comminato anche un Drive Through per via della manovra sulla monoposto Indiana. Alla fine Massa arriverà solo 13º. La vittoria arride invece a Fernando Alonso seguito da Nico Rosberg e Hamilton. Ora il paulista insegue con 77 Punti contro gli 84 di Hamilton McLaren a tre gare dal termine del campionato.

Nel Gran premio del Giappone le qualifiche si rivelano amare per Massa, solo quinto, mentre il rivale Hamilton è in pole. Al via però il compagno Raikkonen riesce a passare proprio Hamilton, lasciandogli però l'occasione di recuperare la testa. I due nella foga vanno lunghi lungo la prima e la seconda curva, perdendo così posizioni. Hamilton si ritrova proprio dietro Massa e riesce a passarlo poco dopo, ma il brasiliano non demorde e finisce per urtare il pilota della McLaren nel passaggio in una chicane, costringendolo ad accodarsi al gruppo dei piloti prima di tornare in pista. Giudicata la manovra troppo pericolosa, i commissari sanzionano in seguito Massa con un Drive Through, sorte toccata però anche ad Hamilton per via del duello alla partenza con Raikkonen nel quale ha costretto il finlandese ad andare lungo. La vittoria sarebbe così arrisa nuovamente ad Alonso, mentre Massa si sarebbe dovuto accontentare di un 8º posto - divenuto poi 7º in seguito alla penalizzazione di Sebastien Bourdais, a causa di un sorpasso pericoloso in uscita dai box proprio ai danni di Massa che, urtato, dovette far fronte ad un testacoda.

Avendo perso 2 punti nel Gran Premio di Cina, Massa si presenta al Gp del Brasile con 7 punti di ritardo da Hamilton: il brasiliano può vincere ancora il titolo, con Hamilton sesto o peggio, oppure arrivando secondo con l'inglese ottavo o peggio (Massa ha dei migliori piazzamenti, quindi è avvantaggiato in caso di parità). Dopo aver dominato un Gran Premio rocambolesco la conquista dell'iride sembra fatta. Hamilton, sesto, appena superato da Vettel, sorpassa però a quattro curve dal termine della corsa il tedesco Glock, il quale è nelle prime posizioni non avendo effettuato il pit-stop cambio gomme nonostante fosse prevista pioggia per le ultime tornate. Il pilota Toyota infatti ha sì risparmiato il tempo necessario per il pit, ma si trova con gomme da asciutto in situazione di pista bagnata.

Per Hamilton, dotato a sua volta di gomme da bagnato, è fin troppo facile quindi sopravanzare Glock, fortemente rallentato dalle condizioni climatiche, e piazzarsi quinto nelle ultime curve di un Gp che passerà alla storia come uno dei più beffardi di sempre. Hamilton supera infatti Massa nella classifica mondiale di un solo punto e si laurea campione (il più giovane della storia della Formula 1 a 23 anni, 9 mesi e 26 giorni).

Il 2009 non inizia bene: nel primo appuntamento stagionale conquista un deludente settimo posto nelle qualifiche per poi ritirarsi al 45º giro della gara per problemi allo sterzo. Nel successivo Gran Premio della Malesia, chiamato a riscattarsi, ottiene ottimi tempi nelle prove libere ma viene eliminato nella Q1 delle qualifiche con il 16º tempo; durante la rocambolesca gara (sospesa per via della pioggia dopo 31 dei 56 giri) riesce a rimontare alcune posizioni ma si classifica soltanto al 9º posto. Nel terzo appuntamento stagionale delude ancora le aspettative piazzandosi al 13º posto nelle qualifiche e collezionando il secondo ritiro in tre gare per problemi al cambio. Anche in Bahrein le cose non migliorano e Massa conclude la gara tredicesimo per un contatto alla partenza con Raikkonen. Tuttavia nelle gare successive la Ferrari sembra pian piano ritrovare competitività: va sempre a punti, 6º in Spagna, 4º a Monaco, 6º in Turchia e di nuovo 4º in Gran Bretagna dopo essere partito 11º dalla griglia. Il primo podio stagionale arriva al Nurburgring, dove Felipe arriva terzo dopo una rimonta di 5 posti (8º in griglia).

Nella seconda sessione di qualifica del Gran Premio dell'Ungheria Massa, mentre viaggiava a circa 200 chilometri orari alla guida della sua monoposto, viene colpito alla testa da una molla pesante circa 800 grammi, staccatasi dalla Brawn GP del connazionale Rubens Barrichello. A causa di questo incidente, il pilota brasiliano ha riportato una commozione cerebrale con una frattura nella zona sovraorbitale sinistra e un taglio alla fronte. Trasportato in elicottero al vicino ospedale di Budapest, Felipe viene operato, e le sue condizioni definite «serie ma stabili» dai medici e comunque «non in pericolo di vita». La mattina del 26 luglio una TAC fatta al pilota dà esito negativo e non vengono evidenziati lesioni cerebrali. Nel Gran Premio d'Ungheria la Ferrari non ha schierato nessuna vettura per sostituirlo.Per il resto della stagione la Ferrari ha scelto di affidare la sua monoposto a Michael Schumacher che ha poi dovuto rinunciare per problemi al collo. Al suo posto è subentrato Luca Badoer. Dato gli scarsi risultati di quest'ultimo, la Ferrari decide di sostituirlo dopo due gran premi con un altro pilota italiano, Giancarlo Fisichella.

Dopo il decorso post-operatorio Massa è sottoposto a una serie di esami neurologici, coordinati dal medico delegato della FIA, svoltisi a Parigi il 10 ottobre 2009. A seguito dei risultati postivi ottenuti Massa torna il 12 ottobre alla guida di una vettura di F1, la Ferrari F2007 in dei test a Fiorano. Al Gran Premio del Brasile gli viene affidato l'incarico di sventolare la bandiera a scacchi.
2010

Per la stagione 2010 il pilota brasiliano viene riconfermato come pilota titolare al fianco dell'asturiano Fernando Alonso. Il 14 marzo 2010, in occasione della gara inaugurale di Formula uno, giunge secondo,dietro al compagno di squadra Fernando Alonso, realizzando la prima doppietta per la Scuderia Ferrari.
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