Renato Cesarini

Senigallia 11/04/1906. Buenos Aires 24/03/1969.
Renato Cesarini cresce a Buenos Aires, dove la famiglia emigrò quando era ancora piccolo. Dopo alcune esperienze con squadre minori, nel 1929 venne acquistato dalla Juventus ed esordì in serie A nella sfida Napoli-Juventus 2 a 2 del 23 marzo 1930: in quella stagione scese in campo 16 volte e segnò 10 reti. Giocatore dal comportamento ribelle, fascinoso, gran ballerino, divenne un pilastro dei bianconeri non appena si adattò agli schemi tattici del campionato. Nella stagione 1930-1931 vinse il suo primo scudetto con la Juventus, siglando con 9 reti; in quel periodo disputò, da oriundo, alcune partite con la nazionale azzurra. Mezzala dal gioco offensivo, il 13 dicembre del 1931 segnò una rete all'ultimo minuto di gioco durante la partita amichevole Italia-Ungheria: siccome già in campionato aveva realizzato una prodezza del genere, il cronista parlò di zona Cesarini per indicare le marcature effettuate nei minuti finali della partita. Ancor oggi, nel linguaggio scritto e parlato, la locuzione zona Cesarini indica un avvenimento accaduto a pochi secondi dallo scadere del tempo massimo. Con la Juventus vinse altri quattro scudetti (1931/32; 1932/33; 1933/34 e 1934/35), giocando sempre da titolare (tranne nella stagione 1932-1933, in cui un infortunio gli permise di scendere in campo solo in 16 occasioni, che furono condite da 8 reti) e realizzando sempre almeno otto centri (tranne nell'ultima annata, quella 1934-1935, in cui fece 5 goal in 32 match). In totale, con la squadra di Torino, Cesarini disputò 147 partite con 54 reti all'attivo. Nell'estate del 1935 tornò a giocare in Argentina, prima con il Chacarita Jrs ed in seguito con il River Plate, ma in tal modo perse la possibilità di essere convocato in nazionale, dove al momento del suo addio al calcio giocato poté vantare 11 presenze e tre reti. Nel 1945 appese le scarpette al chiodo e divenne allenatore proprio della Juventus, che guidò dal 1946 al 1948 e con cui arrivò spesso secondo in campionato, alle spalle del Grande Torino. Nella stagione 1956-1957 allenò il River Plate ed in questo club scoprì Omar Sivori, attaccante argentino che volle con sé alle Juventus nel 1958, anno in cui Cesarini tornò ad essere il CT della "Signora". Nella sua seconda, ed ultima, esperienza bianconera conclusasi nel 1961 l'italo-argentino vinse uno scudetto ed una Coppa Italia. Sebbene al giorno d’oggi, per via dell’evoluzione del gioco in senso più aggressivo e agonistico, le marcature nei minuti finali di gara non siano più una novità, cionondimeno l’espressione “zona Cesarini” è rimasta viva e usata, nonostante vi siano calciatori che nei minuti finali di gara abbiano realizzato più goal dell’oriundo argentino.
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